Young Boys Forever

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Von Salvatore Pinto – Da Italiano e tifo­so del­la squa­dra del Napoli, per me è un gran­de pia­ce­re docu­men­ta­re la par­ti­ta del 28 aprile 2018, così importan­te per la cit­tà di Berna.

La squa­dra loca­le, la Young Boys (YB) affron­ta il Lucerna per la con­qui­sta del cam­pio­na­to Svizzero dove i gial­lon­e­ri sono i favo­ri­ti a vin­cer­lo dopo 32 anni. Lo sta­dio e gre­mi­to di tifo­si, l’a­ria infu­o­ca­ta. Dagli spal­ti un gri­do di vitto­ria. Anche io mi fac­cio coin­vol­ge­re dal­la pas­sio­ne cal­cis­ti­ca, e pen­so alla mia squa­dra, il Napoli, che da ben 28 anni non vin­ce il cam­pio­na­to ita­lia­no dai tem­pi del gran­de Maradona, pur essen­do for­te e fa il più bel gio­co sul cam­po Italiano, da almeno tre anni. Una situa­zio­ne simi­le la sta viven­do la Young Boys. Mi imme­de­si­mo nel loro aspet­ta­re que­sto momen­to di vitto­ria, ries­co a capi­re e sen­ti­re l’e­mo­zio­ne che i cal­cia­to­ri e i tifo­si pro­va­no. Anche io esul­to al gri­do di vitto­ria: «Hopp, YB Forever». Nella mia men­te ho fat­to un gemellag­gio cal­cis­ti­co for­za Young Boys e Napoli che sono le squad­re, le due cit­tà che vivo e che amo. Evviva il cal­cio vero!

Mi ded­ico quin­di alla par­ti­ta che alla fine si con­clude nel migli­or modo pos­si­bi­le per YB, che rie­s­ce ad aggi­udi­car­si il tito­lo di Campione Svizzero 2018 (risult­a­to fina­le YB-Lucerna: 2–1). Fino adesso, si era semp­re piaz­z­a­ta al secon­do posto die­tro al Basilea che domi­na­va la clas­si­fi­ca con dodi­ci cam­pio­na­ti vin­ti.

Questo momen­to, la Young Boys se lo aspet­ta­va da ben 32 anni. Dal 1986 che la squa­dra ber­ne­se non era pre­sen­te ai ver­ti­ci del cal­cio svi­z­ze­ro. Passata l’era del­lo Zurigo e del Grasshoppers e poi quello del Basilea che sta dan­do seg­ni di cedi­men­to, si sen­te un ven­to di cam­bia­men­to dove la Young Boys può appro­fit­ta­re e domi­na­re la clas­si­fi­ca con ben 13 pun­ti di distac­co sul Basilea e 4 tur­ni in anti­ci­po, mate­ma­ti­ca­men­te sa di esse­re la vin­ci­tri­ce di que­sto atteso cam­pio­na­to.

La squa­dra è capi­tan­ata dal 48enne allen­ato­re Austriaco Adi Hütter, che capar­bia­men­te ha sapu­to amal­ga­ma­re que­sta squa­dra con otti­mi gio­ca­to­ri, ben quar­ta nella clas­si­fi­ca can­no­nie­ri. Con il meto­do 4–4‑2 e con gli attac­can­ti che si sono gua­d­a­gna­ti que­sta posi­zio­ne; il Francese Hoarau ex PSG, lo scat­tan­te Assalè e il cen­tro­cam­pi­sta Sulejmani, la Young Boys è diven­ta­ta una poten­za in attac­co.

Siamo qua­si al 89esimo minu­to e il risult­a­to è di 1–1. Lo sta­dio si sta ras­segn­an­do che la par­ti­ta si con­clu­derà con un par­eggio, ma la tri­bu­na degli ultras gial­lon­e­ri non smet­te di inci­t­are la pro­pria squa­dra con cori e coreo­gra­fie mul­ti­co­lo­ri. Ecco che pri­ma del fischio fina­le, pochi secon­di sono basta­ti al Camerunese Jean-Pierre Nsame a met­te­re a seg­no il goal del 2–1 (il suo dodi­ce­si­mo tiro in rete in cam­pio­na­to). È qui che lo Stade de Suisse lascia usci­re dag­li spal­ti un gri­do di vitto­ria tan­to atteso. I tifo­si si diri­go­no ver­so il cen­tro del cam­po dove atten­do­no i loro benia­mi­ni con la cop­pa in mano e tut­ti a fest­eg­gia­re, a pian­ge­re di gioia, tra spin­to­ni e risa­te, per tut­ta la not­te. Berna ha vis­suto un momen­to memo­ra­bi­le e magi­co. Bravi!

Peccato che il patron del­la Young Boys non ha potu­to assi­ste­re a que­sta vitto­ria del­la sua squa­dra. Ha per­so la lot­ta con­tro la leuce­mia die­ci gior­ni pri­ma di que­sta par­ti­ta.

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